La storia di MyLife B&B inizia nel dopoguerra, nei primi anni ’50, con mio nonno Pietro, assegnatario del podere 187 nella Conca d’oro di Palagiano.
Il governo “Fanfani” tentava di debellare il latifondismo distribuendo ai braccianti agricoli 5 ettari di terreno e una palazzina, promuovendo la figura del “contadino diretto”.
Erano anni di grandi sacrifici.
Trasformare quei terreni era un’impresa ardua e poco remunerativa.
Le attrezzature erano quasi inesistenti e la zappa restava l’unico strumento di lavoro.
Mio padre, Ciccio, seguiva le orme di mio nonno e divenne presto il suo erede unico.
Giovane e pieno di iniziative, iniziò a costruire la sua famiglia proprio tra le mura della palazzina, circondata dai terreni ancora incolti.
Con sua moglie Gina, intraprese un lungo percorso di sviluppo agricolo.
Edificò una stalla per l’asino appena acquistato e un pollaio per galline e conigli, tutto in pietra bianca leccese, con blocchi di tufo della vicina cava di Mottola.
Il forno a legna era il cuore della casa, indispensabile per il sostentamento della famiglia, cresciuta con cinque figli.
La mentalità contadina dell’epoca vedeva nei figli una risorsa preziosa: più braccia per lavorare. Piantarono tabacco con l’aiuto di manodopera salentina, che viveva nella fattoria per lunghi periodi.
Si lavorava, si sudava e si cantava fino al tramonto, condividendo la cena tutti insieme.
La mia mamma preparava le profumate focacce “Fcazz ‘nant a vamp” nel forno a legna. Impastava la farina con un pizzico di lievito la mattina, lasciandola lievitare tutto il giorno.
La sera, stendeva la pasta nelle teglie, aggiungeva pomodori e cipolle rosse, e infornava.
La fiamma viva friggeva la focaccia, creando un sapore unico e irripetibile.
Si cantava e si ballava al ritmo della pizzica e dei canti popolari salentini.
L’asino di famiglia era non solo indispensabile per lavorare la terra, ma anche l’unico mezzo di trasporto, portandoci al paese o al mare.
La nostra meta preferita era Termitosa, una spiaggia ancora incontaminata.
Tra gli anni ’60 e ’70, i progressi furono notevoli.
I 5 ettari di terra producevano uva da tavola, clementine e arance navel.
Negli anni ’80, la famiglia si trasferì in paese e la palazzina iniziò a decadere.
Ma nei primi anni ’90, controcorrente, decisi di tornare a vivere lì con la mia sposa, avviando un percorso agricolo moderno e innovativo.
Nonostante la crisi agricola causata dalla globalizzazione, introducemmo tecniche di coltivazione biologica.
Nel primo decennio del nuovo millennio, nacque l’idea del “Bed & Breakfast” MyLife!
Grazie ai fondi europei, ristrutturammo la palazzina, conservando il suo fascino originale degli anni ’50.
Le stanze furono trasformate: la stanza del tabacco divenne la n° 1, quella della salsa fatta in casa la n° 2, la stalla la n° 3, la cantina del vino la n° 4, e il pollaio la cucina e zona colazione.
Il vecchio forno rimase intatto, e ancora oggi cuociamo focacce per i nostri ospiti.
Il MyLife B&B è un luogo apprezzato da coppie di innamorati, che trovano qui discrezione e tranquillità.
È arricchito da un prato inglese, dove artisti e scrittori compongono le loro opere in assoluta libertà.
La nostra vita continua qui, alla ricerca di emozioni autentiche e di una decrescita felice, insieme ai nostri amati Emily, Francesco, Andrea e Alice.
Perché scegliere il MyLife B&B?
Perché qui troverete non solo un luogo di soggiorno, ma un’esperienza autentica immersa nella storia e nella tradizione della nostra famiglia.
Offriamo un’accoglienza calorosa e genuina, arricchita dalle nostre specialità culinarie, come la focaccia cotta nel forno a legna e le grigliate di carne della Murgia barese.
Ogni angolo della nostra struttura racconta una storia, permettendovi di vivere una vacanza unica e indimenticabile.
Venite a scoprire la bellezza incontaminata di Termitosa, a respirare l’aria di campagna e a lasciarvi coccolare dalla nostra ospitalità.
Al MyLife B&B, vi sentirete parte della nostra famiglia e potrete riscoprire la gioia delle cose semplici e genuine.